__Registi_______________________________________________________________
IL REGISTA CUBANO HUMBERTO SOLÁS - Cuba -E' stato uno dei Fondatori del Nuevo cine latinoamericano. Una delle personalita' artistiche piu' rilevanti del suo paese e' stato fondatore fra l'altro del 'Nuevo cine latinoamericano' e si e' formato al Centro sperimentale di cinema di Roma. Tra i suoi film piu' famosi, Lucía, Manuela, Cantata de Chile, Cecilia, El Siglo de las Luces, Un hombre de éxito, primo lungometraggio cubano a essere candidato al premio Oscar, Miel para Oshún e Barrio Cuba.La filmografia di Humberto Solás, che riprodusse con passione e lucidità la storia e la vita cubana contemporanea in tutta la ricchezza dei suoi cambiamenti e delle sue contraddizioni, rappresenta uno dei momenti più alti del cinema rivoluzionario dell'America Latina. E' stato premiato e omaggiato in molti festival e mostre.
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Tomás Gutiérrez Alea-Cuba- A20 anni inizia a fare riprese come dilettante e più tardi frequenta il Centro Sperimentale del Cinema di Roma. Collabora con El Mengano (J. García Espinosa, 1954) e inizia a sviluppare un'attività semiprofessionale. Dopo la cacciata di Batista, crea, con altri registi, l'Instituto Cubano del Arte y la Industria cinematográficos (ICAIC) e dirige il documentario (Esta tierra nuestra, 1959) e i 3 episodi di Historias de la Revolución (1961). In Cumbite (1964), narra il dramma della siccità e delle rivalità ancestrali di Haití. Qualche anno prima dirige la pellicola Las doce sillas (1962) e poi La muerte de un burócrata (1966), una satira sui burocrati. Con Memorias del subdesarrollo (1968), tratta con franchezza le contraddizioni degli intellettuali in una società segnata dal sottosviluppo. Tra i film che seguiranno citiamo: Una pelea cubana contra los demonios (1971), La última cena (1977) e Los sobrevivientes (1978). Nel 1984 firma Hasta cierto punto. Nel 1993 realizza Fresa y Chocolate e nel 1994 Guantanamera. Revol
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PASTOR VEGA-Cuba- Negli anni 60 frequenta il Teatro Estudio e più tardi partecipa come attore in alcune pellicole. Fonda con altri registi l'ICAIC, abbandona il Teatro e si dedica completamente al cinema. Lavora come assistente di regia in diversi documentari e lungometraggi. Nel 1970 diventa regista di lungometraggi. Nel 1979 fonda e dirige per 12 anni il Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano. E' anche fondatore della Escuela Internacional de Cine y Televisión de San Antonio de los Baños. Nel 1979 dirige il film: Retrato de Teresa. Organizza corsi e conferenze negli USA, Unione Sovietica, Spagna, Italia, Venezuela, Colombia e Brasile. Ha scritto innumerevoli articoli in riviste nazionali e internazionali. I suoi film hanno avuto una risposta commerciale in più di 50 paesi. Ricordiamo: Habanera (1984), Vidas Paralelas (1993) e Las Profecías de Amanda (1999)
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GLAUBER ROCHA - Cineasta Brasiliano-(1938/1981)
Si impone come l'esponente più noto e originale del cinema novo brasiliano. Emerso nel clima riformista della presidenza di Joao Goulart (1961-1964), questo movimento cinematografico risulta essere l’espressione di un intreccio di fermenti culturali. Cinema politico, di vocazione sovversiva, capace di assimilare i discorsi estetici del neorealismo italiano e della nouvelle vague. Tuttavia non riesce nel suo intento principale. Il cinema novo resta confinato all’interno di una ristretta categoria intellettuale. La sua rapida parabola storica viene troncata dal colpo di stato militare del 1964. In breve tempo Rocha si ritrova a girare all’estero i suoi film, mentre in patria prende vita un nuovo cinema di opposizione, il cinema marginal. il regista realizzasse il suo quarto lungometraggio (il primo a colori): Antonio das Mortes, premiato a Cannes nel 1969. In precedenza aveva diretto Barravento (1961), un film su una comunità di pescatori di Bahia. L'anno successivo pubblica il saggio "Revisâo critica do cinema brasileiro", che anticipa il manifesto del movimento, "L’estetica della violenza" (1965). Con Deus e o Diabo na terra do sol (1964), Rocha conquista attenzione in tutto il mondo. E' il film che fa conoscere ovunque il cinema novo. Lasciato forzatamente il Brasile, dirige fra Africa e Italia, Der leone has sept cabeças (1970), satira sul colonialismo europeo, presto seguito da Cabezas cortadas, realizzato in Spagna nello stesso anno. Nel 1972, in piena esplosione del cinema marginal, porta a termine un film di montaggio sulla cultura e la storia del proprio paese, A historia do Brasil (1975). Per la Rai, in Italia, gira Claro (1975), con Juliet Berto e Carmelo Bene. Alla fine del decennio ritorna nel suo paese, suscitando non oche polemiche negli ambienti di opposizione: dai "marginali" viene infatti accusato di doppiogiochismo col regime militare. Rocha fu anche attivissimo in TV col programma "Abertura" (1979, TV Tupi). Tra le sue tante collaborazioni, lo ricordiamo produttore di A grande feira (1961) di Roberto Pires, Imagens da terra e di povo (1962) di Orlando Senna, Menino de engenho (1965) di Walter Lima Junior, A grande cidade (1966) di Carlos Diegues, Brasil ano 2000 (1969) ancora di Walter Lima Junior. Sceneggiatore di A garota de Ipanema (1967) di Leon Hiszman, attore in Vento dell’est (1969) di Jean-Luc Godard e in Tatu Bola (1971).
Si impone come l'esponente più noto e originale del cinema novo brasiliano. Emerso nel clima riformista della presidenza di Joao Goulart (1961-1964), questo movimento cinematografico risulta essere l’espressione di un intreccio di fermenti culturali. Cinema politico, di vocazione sovversiva, capace di assimilare i discorsi estetici del neorealismo italiano e della nouvelle vague. Tuttavia non riesce nel suo intento principale. Il cinema novo resta confinato all’interno di una ristretta categoria intellettuale. La sua rapida parabola storica viene troncata dal colpo di stato militare del 1964. In breve tempo Rocha si ritrova a girare all’estero i suoi film, mentre in patria prende vita un nuovo cinema di opposizione, il cinema marginal. il regista realizzasse il suo quarto lungometraggio (il primo a colori): Antonio das Mortes, premiato a Cannes nel 1969. In precedenza aveva diretto Barravento (1961), un film su una comunità di pescatori di Bahia. L'anno successivo pubblica il saggio "Revisâo critica do cinema brasileiro", che anticipa il manifesto del movimento, "L’estetica della violenza" (1965). Con Deus e o Diabo na terra do sol (1964), Rocha conquista attenzione in tutto il mondo. E' il film che fa conoscere ovunque il cinema novo. Lasciato forzatamente il Brasile, dirige fra Africa e Italia, Der leone has sept cabeças (1970), satira sul colonialismo europeo, presto seguito da Cabezas cortadas, realizzato in Spagna nello stesso anno. Nel 1972, in piena esplosione del cinema marginal, porta a termine un film di montaggio sulla cultura e la storia del proprio paese, A historia do Brasil (1975). Per la Rai, in Italia, gira Claro (1975), con Juliet Berto e Carmelo Bene. Alla fine del decennio ritorna nel suo paese, suscitando non oche polemiche negli ambienti di opposizione: dai "marginali" viene infatti accusato di doppiogiochismo col regime militare. Rocha fu anche attivissimo in TV col programma "Abertura" (1979, TV Tupi). Tra le sue tante collaborazioni, lo ricordiamo produttore di A grande feira (1961) di Roberto Pires, Imagens da terra e di povo (1962) di Orlando Senna, Menino de engenho (1965) di Walter Lima Junior, A grande cidade (1966) di Carlos Diegues, Brasil ano 2000 (1969) ancora di Walter Lima Junior. Sceneggiatore di A garota de Ipanema (1967) di Leon Hiszman, attore in Vento dell’est (1969) di Jean-Luc Godard e in Tatu Bola (1971).
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FABIÁN BIELINSKY - Argentina - Vogliamo ricordare questo grande regista argentino, parlando della sua ineguagliabile esperienza nell'ambito cinematografico. Già all'età di 13 anni inizia a lavorare alla regia frequentando il laboratorio di cinema del Collegio Nazionale di Buenos Aires. In questo ambito dirige il suo primo cortometraggio Continuidad en los parques, basato sull'omonimo racconto di Julio Cortázar. Nel 1983 ottiene la laurea di Regia Cinematografica al Centro Sperimentale. La Espera è il titolo del cortometraggio presentato come tesi finale, che gli darà il suo primo premio al Festival Internazionale di Huesca. E' stato assistente alla regia di alcuni filmati pubblicitari e lungometraggi, lavorando con autori come Carlos Sorín, Marco Bechis, Eliseo Subiela e Marcos Levín. Nel 1998 vince il Primo premio nel concorso dei Nuovi Talenti, permettendogli di realizzare l'opera prima Nueve Reinas, film che ha ricevuto molti premi in diversi festival.
Vogliamo qui ricordare alcune opere alle quali partecipò come assistente alla regia: Secretos de los Andes, Alambrado e Republica Perdida. Come regista: Nueve Reinas, La Espera e El Aura.
Vogliamo qui ricordare alcune opere alle quali partecipò come assistente alla regia: Secretos de los Andes, Alambrado e Republica Perdida. Come regista: Nueve Reinas, La Espera e El Aura.
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EDUARDO MIGNOGNA(Buenos Aires, 1940 - Buenos Aires, 2006) È stato regista, drammaturgo, scrittore e sceneggiatore. Vincitore del Premio Goya con il film El faro del sur (1998). Cominciò a lavorare nella pubblicità all'inizio anni 70. Minacciato e preso di mira dalla Triple A, dovette esiliare nel 1975 a Sitges e poi a Milano. Ritornò in Argentina nel 1981, riprendendo l'attività pubblicitaria. Aveva già collaborato con il cinema come sceneggiatore, ma nel 1983 ebbe la sua prima opportunità di girare Evita, quien quiera oír que oiga, opera che mescolava scene documentaristiche con interviste fatte sulla giovane vita artistica di Eva Perón, una vera innovazione per la tradizione cinematografica argentina. Girò anche miniserie e documentari sulla problematica sociale alla televisione del suo paese. Ricordiamo alcune sue opere più famose: El viento, 2005 -Cleopatra, 2003 - Cartoneros de Villa Itatí (mediometraggio) 2003 - La fuga, 2001- Adela, 2000- El faro, 1998- Sol de otoño 1996.
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FERNANDO BIRRI- Argentina - Nato il 13 marzo 1925 a Santa Fe de la Veracruz (Argentina). In giovanissima età si occupa di poesia, pubblicando il libro Orizzonte della mano; di teatro, fondando e dirigendo il "Retablillo de Maese Pedro", un gruppo teatrale ambulante di burattini, e successivamente il "Teatro Universitario del Litoral"; di cinema, costituendo il "Cineclub Santa Fe".
Nel 1950 si trasferisce a Roma dove si diploma (1952) al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tornato in Argentina, nella sua Santa Fe fonda I'Instituto de Cinematografia de la Universidad del Litoral e gira la prima inchiesta di argomento sociale filmata in America Latina: Tire dié (1956/58). Lancia il suo manifesto "Per un cinema nazionale, realista, critico e popolare" individuato più tardi come il primo atto del "nuovo cinema latinoamericano". Il suo primo film a soggetto e Los inundados del 1961,che ha vinto il premio Opera prima alla XXIII Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.
NeI 1963, costretto a lasciare l'Argentina, raccoglie la sua esperienza nel libro La scuola documentarista di Santa Fe. Un'esperienza - pilota contro il sottosviluppo cinematografico in America Latina.
Fernando Birri è stato assistente di Carlo Lizzani nel film Ai margini della metropoli (1953), di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini nel film Il tetto (1954) e ha sceneggiato col regista messicano Emilio Fernández El Indio, un remake de Las abandonadas, nel 1955. Nel 1965, in base a un suo soggetto, ha scritto con Vasco Pratolini la sceneggiatura di Mal d'America, un film di lungometraggio fino ad oggi non realizzato. Nel 1969 ha sceneggiato, con Ansano Giannarelli, Sierra Maestra di Giannarelli, di cui è anche interprete. Ha recitato inoltre ne Gli sbandati (1955) di Francesco Maselli, in Non ho tempo (1971) di Ansano Giannarelli, in La rosa de los vientos (1982) di Patricio Guzmán.
Nel 1979, al termine del lungo lavoro sul film sperimentale a soggetto Org, lancia il suo Manifesto del cosmunismo o comunismo cosmico: Per un cinema cosmico, delirante e lumpen. Il suo primo ciclo di opere comincia ad essere considerato di importante interesse cinematografico e viene 'riscoperto" nelle numerose retrospettive che festival ed incontri internazionali gli hanno dedicato in questi ultimi anni: Benalmadena, Pesaro, Lille, Mérida, la Cinémathèque Française a Parigi, Horizonte a Berlino, Salvador de Bahia, Bilbao, Bogotá, il National Film Theatre di Londra, Milano, New Delhi, ecc.
Nel 1982 ha fondato nell'Universidad de Los Andes a Mérida, in Venezuela, il Laboratorio Ambu- lante de Poéticas Cinematográficas Catedra Glauber Rocha, per spostarlo poi a Roma, Bilbao, Città del Messico, Managua, Bogotá, Medellin, Luanda, Maputo, Stoccolma, Goteborg, Buenos Aires.
Il suo Poema sotto forma di scheda filmografica è uno dei punti più alti della sua attività di teorico, saggista e docente cinematografico. E stato anche giurato in numerosi festival internazionali ed e autore di vari libri inediti di poesia e di una continua sperimentazione pittorica. Invitato nel 1985 dall'lnstituto Nacional de Cinematografia argentino, per reintegrarsi ufficialmente dopo 22 anni nella vita culturale del suo paese, la sua prima attività è stata quella di tornare alle sue origini di cineasta formatore di cineasti, dando vita al seminario Memoria e Futuro. La Scuola documentarista di Santa Fe e il "Nuovo cinema latinoamericano" il cui risultato pratico sarà un nuovo film-scuola. Nel 1988 ha realizzato un film tratto da un racconto di Gabriel Garcia Márquez (Un signore molto vecchio con delle ali enormi) col quale ne ha scritto anche la sceneggiatura. Gli anni dal 1986 al 1990 sono stati dedicati alla fondazione e alla direzione della "Escuela lnternacional de Cine y TV de Tres Mundos (Amèrica Latina y el Caribe, Africa y Asia)" a Cuba. Il suo nuovo film EI siglo del viento ispirato a Memoria del Fuego di Eduardo Galeano e lungamente preparato e meditato per molti anni, segue al documentario Che, La muerte de la utopia? e segna, unitamente alla pubblicazione del volume El Alquimista democrático, la nuova primavera creativa del grande artista argentino,Presidente del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
Nel 1950 si trasferisce a Roma dove si diploma (1952) al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tornato in Argentina, nella sua Santa Fe fonda I'Instituto de Cinematografia de la Universidad del Litoral e gira la prima inchiesta di argomento sociale filmata in America Latina: Tire dié (1956/58). Lancia il suo manifesto "Per un cinema nazionale, realista, critico e popolare" individuato più tardi come il primo atto del "nuovo cinema latinoamericano". Il suo primo film a soggetto e Los inundados del 1961,che ha vinto il premio Opera prima alla XXIII Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.
NeI 1963, costretto a lasciare l'Argentina, raccoglie la sua esperienza nel libro La scuola documentarista di Santa Fe. Un'esperienza - pilota contro il sottosviluppo cinematografico in America Latina.
Fernando Birri è stato assistente di Carlo Lizzani nel film Ai margini della metropoli (1953), di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini nel film Il tetto (1954) e ha sceneggiato col regista messicano Emilio Fernández El Indio, un remake de Las abandonadas, nel 1955. Nel 1965, in base a un suo soggetto, ha scritto con Vasco Pratolini la sceneggiatura di Mal d'America, un film di lungometraggio fino ad oggi non realizzato. Nel 1969 ha sceneggiato, con Ansano Giannarelli, Sierra Maestra di Giannarelli, di cui è anche interprete. Ha recitato inoltre ne Gli sbandati (1955) di Francesco Maselli, in Non ho tempo (1971) di Ansano Giannarelli, in La rosa de los vientos (1982) di Patricio Guzmán.
Nel 1979, al termine del lungo lavoro sul film sperimentale a soggetto Org, lancia il suo Manifesto del cosmunismo o comunismo cosmico: Per un cinema cosmico, delirante e lumpen. Il suo primo ciclo di opere comincia ad essere considerato di importante interesse cinematografico e viene 'riscoperto" nelle numerose retrospettive che festival ed incontri internazionali gli hanno dedicato in questi ultimi anni: Benalmadena, Pesaro, Lille, Mérida, la Cinémathèque Française a Parigi, Horizonte a Berlino, Salvador de Bahia, Bilbao, Bogotá, il National Film Theatre di Londra, Milano, New Delhi, ecc.
Nel 1982 ha fondato nell'Universidad de Los Andes a Mérida, in Venezuela, il Laboratorio Ambu- lante de Poéticas Cinematográficas Catedra Glauber Rocha, per spostarlo poi a Roma, Bilbao, Città del Messico, Managua, Bogotá, Medellin, Luanda, Maputo, Stoccolma, Goteborg, Buenos Aires.
Il suo Poema sotto forma di scheda filmografica è uno dei punti più alti della sua attività di teorico, saggista e docente cinematografico. E stato anche giurato in numerosi festival internazionali ed e autore di vari libri inediti di poesia e di una continua sperimentazione pittorica. Invitato nel 1985 dall'lnstituto Nacional de Cinematografia argentino, per reintegrarsi ufficialmente dopo 22 anni nella vita culturale del suo paese, la sua prima attività è stata quella di tornare alle sue origini di cineasta formatore di cineasti, dando vita al seminario Memoria e Futuro. La Scuola documentarista di Santa Fe e il "Nuovo cinema latinoamericano" il cui risultato pratico sarà un nuovo film-scuola. Nel 1988 ha realizzato un film tratto da un racconto di Gabriel Garcia Márquez (Un signore molto vecchio con delle ali enormi) col quale ne ha scritto anche la sceneggiatura. Gli anni dal 1986 al 1990 sono stati dedicati alla fondazione e alla direzione della "Escuela lnternacional de Cine y TV de Tres Mundos (Amèrica Latina y el Caribe, Africa y Asia)" a Cuba. Il suo nuovo film EI siglo del viento ispirato a Memoria del Fuego di Eduardo Galeano e lungamente preparato e meditato per molti anni, segue al documentario Che, La muerte de la utopia? e segna, unitamente alla pubblicazione del volume El Alquimista democrático, la nuova primavera creativa del grande artista argentino,Presidente del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
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FERNANDO PINO SOLANAS - Argentina - Regista cinematografico e teatrale (ma anche musicista, attore, pubblicitario e autore di storie di fumetti), Fernando Solanas diventa famoso in tutto il mondo con il film manifesto L’ora dei forni (1968), dedicato all’ondata rivoluzionaria che scosse l’America Latina alla fine degli anni Sessanta.Costretto a lasciare l’Argentina dopo il colpo di stato militare del 1976, il padre dei “Cine-Liberation”, vive in esilio in Francia fino al 1984. Di ritorno in Sudamerica, si consacra tra i migliori autori cinematografici internazionali con Tangos (1985, premio speciale della giuria a Venezia), Sur (1988, Palma per la miglior regia a Cannes), Il viaggio (1992, presentato in concorso a Cannes) e La nube (1998, presentato in concorso a Venezia). L'opera, Memoria del saqueo, è presentata al Festival di Berlino del 2004: per l’occasione, a Solanas viene conferito il premio speciale alla carriera. La dignidad de los nadie (2005) è un 'altra testimonianza della grave crisi subita dagli argentini nel 2001. Dal 1977, il regista argentino conduce seminari itineranti in America Latina, Europa e Stati Uniti.
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GABRIEL RETES - Messico- Nato a Città del Messico il 25 Marzo 1947, Gabriel Retes Balzaretti ha compiuto studi superiori presso il Collegio di Madrid e presso l'Università Iberoamericana. Nel 1969 si cimenta con la produzione teatrale ne "Los albañiles" di Vicente Lenero, avendo mosso l'anno precedente i primi passi nel cinema in un lavoro incompiuto dell'amico - e successivamente celebre novelliere - Paco Ignacio Taibo II.
Nel 1972 partecipa alla fondazione della "Cooperativa de Cine Marginal", che produce e realizza i Comunicados de insurgencia obrera, primi esempi messicani di cinema militante. Con Alfredo Gurrola, Retes è uno dei pochi cineasti, formatisi in seno al movimento di cinema messicano in Super 8, capaci di raggiungere l'industria cinematografica grazie alla creazione di imprese statali di produzione. Premiato in ambito internazionale per i primi tre lungometraggi professionali, Retes partecipa alla creazione dell'impresa DASA (Direttori Associati Società Anonima) e fonda con altri cineasti la Cooperativa Río Mixcoac, impresa che produce i due film seguenti. Il primo di essi, "Bandera rota", ottiene il Premio Consomul al Festival di Mosca e il Premio Speciale della Giuria al Festival de La Habana. Nel 1981 realizza 26 programmi telesivi per la serie "Niños y Niñas", patrocinata dalla Segreteria di Educazione Pubblica. Dopo "Mujeres salvajes", secondo film realizzato con la Cooperativa Mixcoac, dirige un'opera in due parti ispirata a racconti di Emilio Salgari. In seguito, il suo lungometraggio "La ciudad al desnudo" partecipa al Festival de La Habana, e concorre a quattro premi Ariel. Nel 1986 è coproduttore della serie televisiva "La rebelión de los colgados", realizzata in Messico da Juan Luis Buñuel. Prima del ritorno all'industria cinematografica con "El bulto" (1991) - opera che lo consacra a livello internazionale grazie ai successi riscossi presso i Festival di San Juan (Porto Rico), Amiens, Trieste, Cannes, Huelva (Spagna) e Mar del Plata (Argentina) - dirige vari video-home fra il 1989 e il 1991.
Nel 1996 ha ottenuto il finanziamento concesso dalla Fondazione Guggenheim per lo sviluppo dei suoi progetti cinematografici "Raza Brava" e "Las equinas". Dal 1995 ad oggi è anche stato titolare di borse di studio offerte dal "Sistema Nacional de Creadores". Oltre alle partecipazioni come attore in film diretti da José Agustín, Luis Alcoriza, Miguel Littín, Alberto Bojórquez, Carlos Bolado, Carlos Azpúrua e Marisa Systach, Retes ha interpretato varie pagine drammatiche in opere da egli stesso dirette. Fin dai primi film in Super 8, il regista ha dimostrato grande interesse per la rappresentazione critica e la denuncia della violenza che affligge i grandi centri urbani (fra i quali Città del Messico). La maggioranza dei suoi lavori artistici ha provocato polemiche nella critica specializzata e, senza dubbio, le sue opere più recenti rivelano una maturità stilistica ed un'eccellente capacità di elaborazione scenica, che lo contraddistinguono come uno fra i maggiori esponenti del cinema messicano e latinoamericano degli ultimi decenni.(...)
Nel 1972 partecipa alla fondazione della "Cooperativa de Cine Marginal", che produce e realizza i Comunicados de insurgencia obrera, primi esempi messicani di cinema militante. Con Alfredo Gurrola, Retes è uno dei pochi cineasti, formatisi in seno al movimento di cinema messicano in Super 8, capaci di raggiungere l'industria cinematografica grazie alla creazione di imprese statali di produzione. Premiato in ambito internazionale per i primi tre lungometraggi professionali, Retes partecipa alla creazione dell'impresa DASA (Direttori Associati Società Anonima) e fonda con altri cineasti la Cooperativa Río Mixcoac, impresa che produce i due film seguenti. Il primo di essi, "Bandera rota", ottiene il Premio Consomul al Festival di Mosca e il Premio Speciale della Giuria al Festival de La Habana. Nel 1981 realizza 26 programmi telesivi per la serie "Niños y Niñas", patrocinata dalla Segreteria di Educazione Pubblica. Dopo "Mujeres salvajes", secondo film realizzato con la Cooperativa Mixcoac, dirige un'opera in due parti ispirata a racconti di Emilio Salgari. In seguito, il suo lungometraggio "La ciudad al desnudo" partecipa al Festival de La Habana, e concorre a quattro premi Ariel. Nel 1986 è coproduttore della serie televisiva "La rebelión de los colgados", realizzata in Messico da Juan Luis Buñuel. Prima del ritorno all'industria cinematografica con "El bulto" (1991) - opera che lo consacra a livello internazionale grazie ai successi riscossi presso i Festival di San Juan (Porto Rico), Amiens, Trieste, Cannes, Huelva (Spagna) e Mar del Plata (Argentina) - dirige vari video-home fra il 1989 e il 1991.
Nel 1996 ha ottenuto il finanziamento concesso dalla Fondazione Guggenheim per lo sviluppo dei suoi progetti cinematografici "Raza Brava" e "Las equinas". Dal 1995 ad oggi è anche stato titolare di borse di studio offerte dal "Sistema Nacional de Creadores". Oltre alle partecipazioni come attore in film diretti da José Agustín, Luis Alcoriza, Miguel Littín, Alberto Bojórquez, Carlos Bolado, Carlos Azpúrua e Marisa Systach, Retes ha interpretato varie pagine drammatiche in opere da egli stesso dirette. Fin dai primi film in Super 8, il regista ha dimostrato grande interesse per la rappresentazione critica e la denuncia della violenza che affligge i grandi centri urbani (fra i quali Città del Messico). La maggioranza dei suoi lavori artistici ha provocato polemiche nella critica specializzata e, senza dubbio, le sue opere più recenti rivelano una maturità stilistica ed un'eccellente capacità di elaborazione scenica, che lo contraddistinguono come uno fra i maggiori esponenti del cinema messicano e latinoamericano degli ultimi decenni.(...)
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RAÚL RUIZ- Cile
Dopo aver lavorato come sceneggiatore per la TV, inizia il suo percorso da regista con il suo primo lungometraggioTres Tristes Tigres . Durante il governo Allende si dedica ai documentari e alle fiction, qualcuna abbastanza ironica come Palomita Blanca. Il colpo di stato del 1973 lo costringe ad esiliare in Francia, paese che lo ha praticamente adottato. Tra le sue opere, citiamo:Ce jour là (2003)-Les Ames fortes(2001)-Il Tempo ritrovato(1999)-Genealogia di un crimine (1997)(...)
Dopo aver lavorato come sceneggiatore per la TV, inizia il suo percorso da regista con il suo primo lungometraggioTres Tristes Tigres . Durante il governo Allende si dedica ai documentari e alle fiction, qualcuna abbastanza ironica come Palomita Blanca. Il colpo di stato del 1973 lo costringe ad esiliare in Francia, paese che lo ha praticamente adottato. Tra le sue opere, citiamo:Ce jour là (2003)-Les Ames fortes(2001)-Il Tempo ritrovato(1999)-Genealogia di un crimine (1997)(...)
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SILVIO CAIOZZI-Cile-Regista e produttore di cinema e televisione. Nato a Santiago (Cile) nel 1944. Diplomato all' Arts in Communications nel Columbia College di Chicago nel 1967, ha iniziato a lavorare intensamente nell'ambito cinematografico, e nello stesso tempo, ha occupato responsabilità di una certa importanza, come quella di Presidente della Asociación de Productores de Cine y TV del Cile negli anni 1989-90-96-97 e 2000; membro del Consejo Nacional de Televisión dal 1992-94. E' stato nelle giurie del Festival Internacional de Cine de Huelva, España (1980), Festival Internacional di Trieste, Italia (1991), e il Festival Internacional de La Habana, Cuba (1994).
Tra i suoi film ricordiamo: Julio Comienza en Julio (1979, lungometraggio), La Luna en el Espejo (1990, lungometraggio), Fernando ha Vuelto (1998, documentario), Coronación (2000, lungometraggio) e Cachimba (2004, lungometraggio).
Silvio Caiozzi ha girato varie pellicole basandosi su testi letterari, nel 1976 ha presentato Julio comienza en Julio, dal romanzo di Gustavo Frías; nel 1990 La luna en el espejoe nel 2000 Coronación, ispirate ai racconti di José Donoso. (...)
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WALTER SALLES, regista brasiliano
Nato il 12 Aprile 1956, Rio de Janeiro, Brasile. Ha esordito dietro la macchina da presa nel 1991 con Arte mortale. Ha diretto sei lungometraggi tra cui Terra estrangeira (1996), Central do Brasil (1998), premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, O primeiro dia (1998), Aprile disperato (2001). Oltre alla sua attività di regista Salles lavora anche come produttore di pellicole di giovani filmmaker brasiliani. Nel 2003 ha diretto un film sul viaggio giovanile compiuto da Che Guevara nel subcontinente latino americano, I diari della motocicletta, presentato con successo a Cannes 2004.(...)
Nato il 12 Aprile 1956, Rio de Janeiro, Brasile. Ha esordito dietro la macchina da presa nel 1991 con Arte mortale. Ha diretto sei lungometraggi tra cui Terra estrangeira (1996), Central do Brasil (1998), premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, O primeiro dia (1998), Aprile disperato (2001). Oltre alla sua attività di regista Salles lavora anche come produttore di pellicole di giovani filmmaker brasiliani. Nel 2003 ha diretto un film sul viaggio giovanile compiuto da Che Guevara nel subcontinente latino americano, I diari della motocicletta, presentato con successo a Cannes 2004.(...)
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TATA AMARAL, regista brasiliana
Tata Amaral (Brasile, 1961). Tra il 1976 e il 1982 si impegna nella lotta politica. In questi ultimi anni partecipa come "udente" al corso di cinema all'Università di São Paulo. Con Francisco César Filho realizza documentari di grande inventiva nel linguaggio. Il primo lungometraggio, Um Céu de Estrelas (1997), ha ricevuto il riconoscimento della critica del suo paese e ha vinto diversi premi in Brasile, Stati Uniti, Cuba, Italia e Francia.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA: 1986: Poema: cidade; Queremos as ondas do ar; 1997: Um céu de estrelas; 2000: Atraves da Janela; 2006: Antonia. (...)
Tata Amaral (Brasile, 1961). Tra il 1976 e il 1982 si impegna nella lotta politica. In questi ultimi anni partecipa come "udente" al corso di cinema all'Università di São Paulo. Con Francisco César Filho realizza documentari di grande inventiva nel linguaggio. Il primo lungometraggio, Um Céu de Estrelas (1997), ha ricevuto il riconoscimento della critica del suo paese e ha vinto diversi premi in Brasile, Stati Uniti, Cuba, Italia e Francia.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA: 1986: Poema: cidade; Queremos as ondas do ar; 1997: Um céu de estrelas; 2000: Atraves da Janela; 2006: Antonia. (...)
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FELIPE CAZALS- regista messicano
Nato a Città del Messico nel 1937. Nel 1960, dopo aver ricevuto una borsa di studio, va a Parigi all'Istituto Alti Studi Cinematografici. Alla fine degli anni 60, con Ripstein, Castanedo e Miret, fonda il gruppo Cine Independiente, producendo La hora de los niños e Familiaridade. A metà degli anni 70 ha diretto tre dei film messicani più importanti del decennio: Canoa, El Apando e Las Poquianchis. Le ultime sue opere sono:Digna..hasta el último aliento e Las vueltas del citrillo(...)
Nato a Città del Messico nel 1937. Nel 1960, dopo aver ricevuto una borsa di studio, va a Parigi all'Istituto Alti Studi Cinematografici. Alla fine degli anni 60, con Ripstein, Castanedo e Miret, fonda il gruppo Cine Independiente, producendo La hora de los niños e Familiaridade. A metà degli anni 70 ha diretto tre dei film messicani più importanti del decennio: Canoa, El Apando e Las Poquianchis. Le ultime sue opere sono:Digna..hasta el último aliento e Las vueltas del citrillo(...)
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MIGUEL LITTÍN- Cile- Nato il 9 Agosto 1942, Palmilla, Cile. Studia arte drammatica e scenografia all'Università del Cile e lavora alla televisione cilena. Nel 1969 dirige Lo sciacallo di Nahueltoro che, partendo da un omicidio commesso da un contadino, attacca violentemente il potere della magistratura. Nel 1971 gira Compagno Presidente, una lunga intervista di R. Debray a Salvador Alliende. Del 1972 è La terra promessa, cronaca di una sanguinosa rivolta contadina di inizio secolo. Ha appena finito le riprese quando si verifica il golpe di Pinochet e Littín si rifugia prima a Cuba e poi in Messico dove gira Actas de Marusia, interpretato da Gian Maria Volonté, che racconta il tragico sciopero minerario dei 1907. Il film non mantiene, però, le tensioni stilistiche del periodo d'oro, indugiando in una troppo ricercata spettacolarità. Nel 1985 il regista torna clandestinamente in Cile per girare un documenentario sulla dittatura. Altri film: Il ricorso del metodo (1978) e Alsino e il condor (1982). Nel 1985-86 ha girato in clandestinità Acta general de Chile, documentario sulla dittatura di Pinochet, vincitore di quattro premi al festival del cinema di Venezia. Nel 1999 ga diretto Tierra de Fuego, un film d'avventura, tra passione e leggenda, immerso nello scenario selvaggio della Terra del Fuoco. Alla sceneggiatura ha partecipato lo scrittore Luis Sepúlveda. (...)
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BETO BRANT- Brasile- (Avaré, 1964 ). Regista brasiliano. I suoi primi passi li fa nell'elaborazione delle videoclips per cominciare la carriera nell'ambito dei cortometraggi. Il suo primo longometraggio, Os matadores, si è meritato il Kikiito de Ouro come miglior regista al Festival di Gramado e a quello di Lente de Cristal, Festival del Cinema Brasiliano di Miami. Ação entre amigos è un il film che gli ha permesso di farsi conoscere. Ma, come molti registi di questo paese e dell'America Latina, anche Brant ha dovuto percorrere un difficile cammino per raggiungere una buona produzione ed è con O invasor,presentato al Festival di Berlino nel 2004, che riesce a trovare una distribuzione straniera. Beto Brant, dotato di uno stile proprio nella forma come racconta le sue storie o per il contenuto di esse, gioca con formule narrative del cinema poliziesco nordamericano con trame provocative, essenzialmente brasiliane. Un'altra caratteristica del lavoro di Beto Brant sta nel come realizza i film che cominciano e terminano con reticenza e che non si trattano di opere aperte. I suoi film terminano in un'atmosfera sorprendente e che non si estingue, e lasciano lo spettatore in attesa, stupefatto al punto esatto in cui le cose sono cominciate. Forse questo può essere l'effetto che il regista desidera attingere in relazione con la realtà brasiliana.
La sua filmografia: 1997 - Os matadores, 1998 - Ação entre amigos, 2001 - O invasor, 2005 - Crime delicado, 2007 - Cão Sem Dono.(...)
La sua filmografia: 1997 - Os matadores, 1998 - Ação entre amigos, 2001 - O invasor, 2005 - Crime delicado, 2007 - Cão Sem Dono.(...)
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CÉSAR MENEGHETTI - Brasile-
Definito l'Artista del Visuale, giovane e affermato regista, nato a San Paolo, ma residente in Italia dal 1991, adesso ha un sito tutto suo! (gentil concessione del regista) (...)
Definito l'Artista del Visuale, giovane e affermato regista, nato a San Paolo, ma residente in Italia dal 1991, adesso ha un sito tutto suo! (gentil concessione del regista) (...)
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SERGIO CABRERA - Colombia
Nasce a Medellín, Colombia, nel 1950. Nel 1962 parte per la Cina dove frequenta le scuole fino all'inizio della Rivoluzione culturale per poi tornare in Colombia nel 1968. Dopo cinque anni, ritorna in Cina e decide di occuparsi di cinema. Realizza i primi cortometraggi mentre frequenta l'università di Pechino come studente di filosofia. Nel 1974 parte per Londra per studiare alla London Film School. Da allora ha diretto lungometraggi, cortometraggi e numerose serie, soap e documentari per la televisione. Ha lavorato pure come direttore della fotografia, montatore, produttore e persino come attore. Ha partecipato alla Mostra di Venezia con Águilan no cazan moscas (1994) e Ilona Ilega con la Iluvia (1996). Altre opere di Cabrera: Perder es una cuestión de metodo (2004), Golpe de estadio (1998) e Estrategia del caracol(1993), quest'ultimo è il film che lo ha reso famoso.
Nasce a Medellín, Colombia, nel 1950. Nel 1962 parte per la Cina dove frequenta le scuole fino all'inizio della Rivoluzione culturale per poi tornare in Colombia nel 1968. Dopo cinque anni, ritorna in Cina e decide di occuparsi di cinema. Realizza i primi cortometraggi mentre frequenta l'università di Pechino come studente di filosofia. Nel 1974 parte per Londra per studiare alla London Film School. Da allora ha diretto lungometraggi, cortometraggi e numerose serie, soap e documentari per la televisione. Ha lavorato pure come direttore della fotografia, montatore, produttore e persino come attore. Ha partecipato alla Mostra di Venezia con Águilan no cazan moscas (1994) e Ilona Ilega con la Iluvia (1996). Altre opere di Cabrera: Perder es una cuestión de metodo (2004), Golpe de estadio (1998) e Estrategia del caracol(1993), quest'ultimo è il film che lo ha reso famoso.
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GUSTAVO CORRADO - Argentina
Nato a Buenos Aires nel 1970. Nel 1993 scrive e dirige il corto Rita, La Pasión con il quale ottiene la Menzione Speciale al festival di Pietroburgo (Russia) ed è selezionato per il concorso Ufficiale al Festival Internacional de Cortometraje di Santiago del Cile. Nel 1999 scrive, produce e dirige il lungometraggio El Armario con il quale ottiene il Premio Miglior Opera Prima e Premio del Pubblico al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste(2000). Nel 2005 produce Garúa, la cui sceneggiatura è stat premiata a Rotterdam nel 2000. Questo film ha partecipato a moltissimi festival, (Montreal, Bogotà, Rio de Janeiro, Mannheim, El Cairo, Calcutta e Trieste) aggiudicandosi premi di prestigio.
Nato a Buenos Aires nel 1970. Nel 1993 scrive e dirige il corto Rita, La Pasión con il quale ottiene la Menzione Speciale al festival di Pietroburgo (Russia) ed è selezionato per il concorso Ufficiale al Festival Internacional de Cortometraje di Santiago del Cile. Nel 1999 scrive, produce e dirige il lungometraggio El Armario con il quale ottiene il Premio Miglior Opera Prima e Premio del Pubblico al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste(2000). Nel 2005 produce Garúa, la cui sceneggiatura è stat premiata a Rotterdam nel 2000. Questo film ha partecipato a moltissimi festival, (Montreal, Bogotà, Rio de Janeiro, Mannheim, El Cairo, Calcutta e Trieste) aggiudicandosi premi di prestigio.
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FRANCISCO LOMBARDI-Argentina
Dopo aver frequentato il "Colegio de la Inmaculada", ha proseguito gli studi all' Università di Lima e poi alla Scuola per documentaristi di Santa Fe, Argentina, di Fernando Birri. Quasi tutti i suoi film sono caratterizzati dalla loro adesione al realismo urbano e molti di essi sono presi da opere di scrittori peruviani. In questi ultimi anni si è dedicato al teatro, con opere in un atto come "Rancho" (2004), sul giocatore argentino Julio Chávez, e "Se busca un payaso" (2006), un'opera di teatro assurdo del rumeno Matei Visniec.
Il Regista, che ha origini italiane, ha ricevuto il Premio Oriundi al XXIII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. Ricordiamo alcuni suoi film: La ciudad y los perros (1985) (basata sul romanzo di Mario Vargas Llosa), En la boca del lobo (1988), Puerto Verde (1990, corto), Caídos del cielo (1990), Huellas del paraíso (1991, corto), Bajo la piel (1996), Pantaleón y las visitadoras (1999) (sempre da un romanzo di Mario Vargas Llosa), Tinta roja (2000) (dal romanzo di Alberto Fuguet), Ojos que no ven (2003) e Mariposa negra (2006).
Dopo aver frequentato il "Colegio de la Inmaculada", ha proseguito gli studi all' Università di Lima e poi alla Scuola per documentaristi di Santa Fe, Argentina, di Fernando Birri. Quasi tutti i suoi film sono caratterizzati dalla loro adesione al realismo urbano e molti di essi sono presi da opere di scrittori peruviani. In questi ultimi anni si è dedicato al teatro, con opere in un atto come "Rancho" (2004), sul giocatore argentino Julio Chávez, e "Se busca un payaso" (2006), un'opera di teatro assurdo del rumeno Matei Visniec.
Il Regista, che ha origini italiane, ha ricevuto il Premio Oriundi al XXIII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. Ricordiamo alcuni suoi film: La ciudad y los perros (1985) (basata sul romanzo di Mario Vargas Llosa), En la boca del lobo (1988), Puerto Verde (1990, corto), Caídos del cielo (1990), Huellas del paraíso (1991, corto), Bajo la piel (1996), Pantaleón y las visitadoras (1999) (sempre da un romanzo di Mario Vargas Llosa), Tinta roja (2000) (dal romanzo di Alberto Fuguet), Ojos que no ven (2003) e Mariposa negra (2006).
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CLOVIS BUENO - Brasile
Regista brasiliano- E’ stato attore, regista, scenografo e costumista di teatro negli anni 60 e 70. Specializzato in Direzione Artistica, ha gią al suo attivo ben più di 40 film e tra questi O beijo da Mulher-Aranha (Il bacio della donna ragno), di Ector Babenco, film che ha dato l’Oscar Miglior Attore a William Hurt nel 1985.
Nel 2001 ha ricevuto il Premio Cinema Brasil per la Miglior Direzione artistica per l’opera: Castelo Rį-Tim-Bum. In Cafundò, è stato con Paulo Betti regista del film. Ha curato la Direzione artistica dell'ultimo film di Marco Bechis: Gli uomini della terra rossa.
Regista brasiliano- E’ stato attore, regista, scenografo e costumista di teatro negli anni 60 e 70. Specializzato in Direzione Artistica, ha gią al suo attivo ben più di 40 film e tra questi O beijo da Mulher-Aranha (Il bacio della donna ragno), di Ector Babenco, film che ha dato l’Oscar Miglior Attore a William Hurt nel 1985.
Nel 2001 ha ricevuto il Premio Cinema Brasil per la Miglior Direzione artistica per l’opera: Castelo Rį-Tim-Bum. In Cafundò, è stato con Paulo Betti regista del film. Ha curato la Direzione artistica dell'ultimo film di Marco Bechis: Gli uomini della terra rossa.
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JULIO HERNÁNDEZ CORDÓN- Guatemala
Nato nel 1975 in North Carolina da padre messicano e madre guatemalteco, Julio Hernández Cordón ha studiato comunicazione educativa e giornalismo presso l'Università Rafael Landivar in Guatemala. Egli ha inoltre sviluppato la sua vocazione per il cinema presso il Centro de Capacitación Cinematográfica a Città del Messico. Ha diretto il suo primo cortometraggio, KM 31, nel 2003 e il suo primo lungometraggio, Gasoline, che ha vinto il premio Horizontes al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian nel 2008. Marimbas From Hell (2010) gli valse il Gran Premio della Giuria al Festival di Miami. Nel 2009, ha iniziato a progettare POLVO .
Nato nel 1975 in North Carolina da padre messicano e madre guatemalteco, Julio Hernández Cordón ha studiato comunicazione educativa e giornalismo presso l'Università Rafael Landivar in Guatemala. Egli ha inoltre sviluppato la sua vocazione per il cinema presso il Centro de Capacitación Cinematográfica a Città del Messico. Ha diretto il suo primo cortometraggio, KM 31, nel 2003 e il suo primo lungometraggio, Gasoline, che ha vinto il premio Horizontes al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian nel 2008. Marimbas From Hell (2010) gli valse il Gran Premio della Giuria al Festival di Miami. Nel 2009, ha iniziato a progettare POLVO .
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RUY GUERRA - Brasile
Guerra è nato in Mozambico, quando era ancora una colonia del Portogallo, il 22 agosto 1931, da genitori portoghesi.
Ha studiato in una scuola di cinema a Parigi nel 1952. Nel 1958 ha cominciato la sua carriera come assistente alla regia in molti film francesi. Successivamente ha diretto il suo primo lungometraggio Os Cafajestes nel 1962.
Nel 1964, Guerra ha diretto anche I fucili. Più tardi ha realizzato anche Tendres Chasseurs nel 1969 e Os Deuses e os Mortos nel 1970. A causa del tumultuoso panorama politico del 1970 Guerra fu costretto a interrompere le riprese fino al 1976, quando stava girando La
caduta. Nel 1980 tornò in Mozambico dove girò Mueda, Memória e Massacre, il primo lungometraggio in quel paese. Nel 1982 Guerra fece Erêndira in Messico, sulla base dei lavori di Gabriel García Márquez. Egli ha diretto inoltre la commedia musicale A Ópera do Malandro nel 1985, basata sul libero adattamento teatrale di Bertold Brecht L'Opera da tre soldi. Nel 2000 presentò in concorso al 53º Festival di Cannes il film Estorvo.
Guerra è apparso in molti film come attore, ed è conosciuto al pubblico internazionale soprattutto per aver impersonato Pedro de Ursúa nel film Aguirre, furore di Dio nel 1972.
Tra i suoi film ricordiamo: Os Cafajestes (1962); Os fuzis (I fucili, 1964), in cui erano descritte le terribili condizioni del Nordeste; Sweet hunters (1969), girato in Europa; Os deuses e os mortos (1970); Mueda, memoria e massacre (1980); A ópera do Malandro (1986); Fábula de la bella palomera (1988); Kuarup (1989). Tra le pellicole più recenti vanno ancora citati Estorvo (2000); Portugal S. A. (2004); O veneno da madrugada (2004); è stato inoltre attore nel film Casa de areia (2005).
RUY GUERRA - Brasile
Guerra è nato in Mozambico, quando era ancora una colonia del Portogallo, il 22 agosto 1931, da genitori portoghesi.
Ha studiato in una scuola di cinema a Parigi nel 1952. Nel 1958 ha cominciato la sua carriera come assistente alla regia in molti film francesi. Successivamente ha diretto il suo primo lungometraggio Os Cafajestes nel 1962.
Nel 1964, Guerra ha diretto anche I fucili. Più tardi ha realizzato anche Tendres Chasseurs nel 1969 e Os Deuses e os Mortos nel 1970. A causa del tumultuoso panorama politico del 1970 Guerra fu costretto a interrompere le riprese fino al 1976, quando stava girando La
caduta. Nel 1980 tornò in Mozambico dove girò Mueda, Memória e Massacre, il primo lungometraggio in quel paese. Nel 1982 Guerra fece Erêndira in Messico, sulla base dei lavori di Gabriel García Márquez. Egli ha diretto inoltre la commedia musicale A Ópera do Malandro nel 1985, basata sul libero adattamento teatrale di Bertold Brecht L'Opera da tre soldi. Nel 2000 presentò in concorso al 53º Festival di Cannes il film Estorvo.
Guerra è apparso in molti film come attore, ed è conosciuto al pubblico internazionale soprattutto per aver impersonato Pedro de Ursúa nel film Aguirre, furore di Dio nel 1972.
Tra i suoi film ricordiamo: Os Cafajestes (1962); Os fuzis (I fucili, 1964), in cui erano descritte le terribili condizioni del Nordeste; Sweet hunters (1969), girato in Europa; Os deuses e os mortos (1970); Mueda, memoria e massacre (1980); A ópera do Malandro (1986); Fábula de la bella palomera (1988); Kuarup (1989). Tra le pellicole più recenti vanno ancora citati Estorvo (2000); Portugal S. A. (2004); O veneno da madrugada (2004); è stato inoltre attore nel film Casa de areia (2005).
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JUAN JOSÉ CAMPANELLA - Argentina
Regista argentino-nato a Buenos Aires nel 1959. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera negli Stati Uniti, lavorando nei serial televisivi come: La ley y el orden (in inglese , Law and order), House MD (Dr. House) e 30 Rock, tra le più conosciute. Ma ha anche diretto film di successo e scritto sceneggiature per altri registi argentini. Ricordiamo alcuni che l'hanno reso famoso e per i quali ha ottenuto premi nei vari festival: El hijo de la novia, El mismo amor, La Misma lluvia e Luna de Avellaneda. "El secreto de sus ojos" è il suo ultimo capolavoro.
Regista argentino-nato a Buenos Aires nel 1959. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera negli Stati Uniti, lavorando nei serial televisivi come: La ley y el orden (in inglese , Law and order), House MD (Dr. House) e 30 Rock, tra le più conosciute. Ma ha anche diretto film di successo e scritto sceneggiature per altri registi argentini. Ricordiamo alcuni che l'hanno reso famoso e per i quali ha ottenuto premi nei vari festival: El hijo de la novia, El mismo amor, La Misma lluvia e Luna de Avellaneda. "El secreto de sus ojos" è il suo ultimo capolavoro.
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LEOPOLDO LABORDE - Messico - Nato il 6 novembre 1970) è un regista messicano, sceneggiatore, fotografo, editore e produttore. Entrato nel mondo del cinema nel 1984 come assistente di produzione a Città del Messico. Negli anni tra il 1988-1995 ha girato quattro film in home-video e sviluppato le sue abilità di narratore, così come i suoi estetica visiva. Dal 1997 inizia la sua carriera professionale in formato 35 mm con Angeluz, un film horror. Subito dopo, ha scritto e girato Sin Destino (1999) e Un Secreto de Esperanza (2002). Gli attori principali sono, rispettivamente, Roberto Cobo e Katy Jurado, questi due film è l'ultima performance recitazione hanno dato. Sin Destino è conosciuta come "un pezzo fondamentale nel crudo realismo", e Un Secreto de Esperanza ha vinto 12 premi nei festival cinematografici di tutto il mondo. Nel 2005 ha scritto, diretto e montato Enemy, questa volta con artisti esordienti, e nel 2007, un hombre y Su Morada dell'Interno.
Attualmente ha in post produzione il film Hasta encontrarte che tratta l'affascinante mondo del social network con i suoi risvolti inimmaginabili. Laborde è noto per la sua particolare visione e la grande versatilità negli stili cinematografici.
Attualmente ha in post produzione il film Hasta encontrarte che tratta l'affascinante mondo del social network con i suoi risvolti inimmaginabili. Laborde è noto per la sua particolare visione e la grande versatilità negli stili cinematografici.
FERNANDO BENÍTEZ ONTIVEROS
Nato a Città del Messico nel 1969. E' stato Direttore dell'area del video nella casa di produzione Phototecnics 1990-2004, e ha fondato Illusion Films nel 2005. Ha lavorato e continua a lavorare come regista, scrittore , editore e alla post- produzione, con formazione autodidatta. Da 17 anni che avallano la sua carriera in questo ambito, si sono realizzati tutti i tipi di progetti audiovisivi, oltre 2000 video prodotti per le istituzioni governative e per il settore privato. Ha tenuto conferenze, corsi e workshop sul cinema presso l'Università Nazionale Autonoma del Messico , al Teatro Polyforum Siqueiros, all'Università di Tepeyac e al Congresso Internazionale della Gastronomia e del Turismo Oaxaca. Inoltre, ha partecipato come membro ufficiale della giuria in diversi festival internazionali , come ad esempio :Festival del Cinema Latino Americano di Trieste , Italia 2007 e Festival del Cinema Politico di Buenos Aires , Argentina 2011.
Ha anche sviluppato la progettazione, la direzione e la post- produzione di spot pubblicitari, cortometraggi e lungometraggi.
Ultimo suo capolavoro e pluripremiato "El Fuego inolvidable", Primo Premio all'ultimo Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
Nato a Città del Messico nel 1969. E' stato Direttore dell'area del video nella casa di produzione Phototecnics 1990-2004, e ha fondato Illusion Films nel 2005. Ha lavorato e continua a lavorare come regista, scrittore , editore e alla post- produzione, con formazione autodidatta. Da 17 anni che avallano la sua carriera in questo ambito, si sono realizzati tutti i tipi di progetti audiovisivi, oltre 2000 video prodotti per le istituzioni governative e per il settore privato. Ha tenuto conferenze, corsi e workshop sul cinema presso l'Università Nazionale Autonoma del Messico , al Teatro Polyforum Siqueiros, all'Università di Tepeyac e al Congresso Internazionale della Gastronomia e del Turismo Oaxaca. Inoltre, ha partecipato come membro ufficiale della giuria in diversi festival internazionali , come ad esempio :Festival del Cinema Latino Americano di Trieste , Italia 2007 e Festival del Cinema Politico di Buenos Aires , Argentina 2011.
Ha anche sviluppato la progettazione, la direzione e la post- produzione di spot pubblicitari, cortometraggi e lungometraggi.
Ultimo suo capolavoro e pluripremiato "El Fuego inolvidable", Primo Premio all'ultimo Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
Pablo Larraín,Cile una volta terminato il collegio, studia comunicazione all'Universidad de Artes, Ciencias y Comunicación (UNIACC) di Santiago. Ha fondato "Fabula", una società di produzione audiovisiva e pubblicitaria.
Nel 2005 dirige il suo primo film, Fuga; nel 2007 realizza la sua seconda opera, Tony Manero, che viene presentato al festival di Cannes e vince numerosi premi tra cui quello di miglior film al Torino Film Festival. Nel 2010 dirige il film Post Mortem, cronaca del golpe cileno del 1973 osservato dal punto di vista di un funzionario dell'obitorio di Santiago. Nel 2012 esce No - I giorni dell'arcobaleno, film sul Plebiscito cileno del 1988. Questo è il terzo film del regista sulla dittatura cilena, a chiudere la trilogia sull'argomento. Il film riceve una nomination agli Oscar nella categoria miglior film straniero.
Nel 2013 è stato membro della giuria della 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nel 2014 Larraín viene assunto per dirigere una nuova versione di Scarface, ambientata a Los Angeles.[1] Il film è stato riscritto più volte, passando da Paul Attanasio a David Ayer ed, infine, a Jonathan Herman.[2] Nel 2015 esce Il club, che ha vinto il Gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino..
Nel 2005 dirige il suo primo film, Fuga; nel 2007 realizza la sua seconda opera, Tony Manero, che viene presentato al festival di Cannes e vince numerosi premi tra cui quello di miglior film al Torino Film Festival. Nel 2010 dirige il film Post Mortem, cronaca del golpe cileno del 1973 osservato dal punto di vista di un funzionario dell'obitorio di Santiago. Nel 2012 esce No - I giorni dell'arcobaleno, film sul Plebiscito cileno del 1988. Questo è il terzo film del regista sulla dittatura cilena, a chiudere la trilogia sull'argomento. Il film riceve una nomination agli Oscar nella categoria miglior film straniero.
Nel 2013 è stato membro della giuria della 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nel 2014 Larraín viene assunto per dirigere una nuova versione di Scarface, ambientata a Los Angeles.[1] Il film è stato riscritto più volte, passando da Paul Attanasio a David Ayer ed, infine, a Jonathan Herman.[2] Nel 2015 esce Il club, che ha vinto il Gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino..
Alejandro Gil - Cuba - è regista e scenaggiatore cinematografico e televisivo. Laureato in Giornalismo all’Università di La Avana, membro della UNEAC, dell’Unione dei Giornalisti e dell’Unione Nazionale degli Scrittori e degli Artisti di Cuba. Membro della giuria del Festival del Cinema e del Video di Bahía, in Brasile e del Festival Latinoamericano di Trieste nel 2001.